lumaca
VIA I VOUCHER, arriva il periodo transitorio. Ma che fine fanno la comunicazione preventiva e le sanzioni?
Il presidente di Confprofessioni critica la decisione del Consiglio dei ministri di abrogare le norme sul lavoro accessorio: «Subito un tavolo con le parti sociali per una relazione coerente e condivisa".
Dura e decisa la critica mossa da Confprofessioni al provvedimento, approvato dal Consiglio dei ministri del 17 marzo 2017, con cui viene in toto abrogata la disciplina del lavoro accessorio. L'abrogazione lascia un vuoto normativo pesante e difficile da colmare, almeno nell'immediato. Questa è una responsabilità a cui l'attuale Governo non può sottrarsi. "Una scelta azzardata che rischia di creare una implosione sociale", questo è quanto dichiarato dal presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella. L'accusa mossa al Governo è quella di non aver in alcun modo tenute in considerazione le stringenti esigenze di flessibilità e semplificazione del lavoro saltuario e temporaneo del sistema economico e produttivo italiano. L'esistenza di eventuali abusi nel ricorso ai voucher avrebbe dovuto essere contrastata attraverso una attività ispettiva ben calibrata e non con interventi normativi che, secondo quanto dichiarato da Stella, rispondono solo a tatticismi della politica.Bisogna con assoluta urgenza affrontare adesso il vuoto normativo che richiede una regolazione coerente e condivisa del lavoro accessorio che è comunque uno strumento utile per specifiche esigenze temporanee.

"Il Governo e il Ministero del Lavoro aprano subito un tavolo di confronto con le parti sociali per individuare nuove ipotesi di intervento che sappiano rispondere realmente alle moderne esigenze del mercato del lavoro e che possano incidere seriamente sull'occupazione occasionale, che coinvolge moltissimi giovani, disoccupati e pensionati».

Addio allora al voucher, ma solo dal 2018. La Commissione Lavoro approvando la loro eliminazione, ha abrogato gli articoli 48, 49 e 50 del Jobs Act dedicati al lavoro accessorio. E' previsto comunque un periodo transitorio fino al 31 dicembre 2017 in cui si potrà continuare ad utilizzare i buoni lavoro già acquistati.  Bloccato anche il referendum abrogativo che si era deciso di proporre con votazione il 28/05/2017 .....

Si è deciso di non dare la parola ai cittadini. Si è deciso di abrogare invece di regolamentare in modo appropriato e consono. Si è deciso di prestare il fianco alla politica senza pensare a certe tipologie di lavoratori. Non era forse meglio tornare alle origini, alle reali motivazioni che hanno portato all'istituzione dei voucher ossia regolamentare quelle prestazioni lavorative "Accessorie" svolte in modo saltuario e prive di un vero contratto di lavoro? Le istituzioni che ora abrogano, hanno prima deregolamentato ampliando limiti economici  e platea di committenti e lavoratori. E poi, quanta fretta. Si sa, "la gatta frettolosa fa i gattini ciechi" ... e il Governo abrogando l'art.48 e 49 del Dlg. 81/2015 ha dimenticato di lasciare in vigore, almeno per il periodo transitorio fino al 31/12/2017, le norme che disciplinano la comunicazione preventiva e le sanzioni Udite Udite.

Di certo non si può dire che in questo contesto abbia vinto il lavoro, la responsabilità e il buon senso.