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Pur riconoscendo l'intento positivo di venire incontro alle esigenze dei lavoratori, il DI Rilancio n. 34/2020 introducendo la modifica attraverso cui l'Inps anticiperebbe il 40 % delle ore autorizzate di cassa integrazione per le settimane successive alle prime 9, in realtà aggiunge altra burocrazia a quella già presente. Si è voluto rispondere a una situazione straordinaria ed inattesa con strumenti e canali ordinari che prevedono procedure e tempistiche che si sono dimostrate incompatibili con la situazione emergenziale che sta vivendo il Paese. Senza contare che attualmente le procedure non risultano ancora pienamente e correttamente funzionanti, che per la cassa integrazione con richiesta di pagamento diretto bisogna attendere il 18/06/2020, che ancora siamo in attesa delle circolari dispositive ed attuative dell'INPS e che, non di poco conto, è stata ripristinata la consultazione sindacale. C'è di più. C'è l'utilizzo di terminologia differente ed equivoca che si tratti di Cigo/Fis o Cig in Deroga, prevedendo in capo al novero del periodo per la prima la parola "usufruito" e per la seconda "autorizzato"; c'è il blocco dei licenziamenti anche per quelle aziende che non essendo riuscite a sopravvivere al lockdown oltre al danno subiscono anche la beffa; c'è il discorso della coperta troppa corta per cui le imprese che hanno già usufruito delle 9 + 5 settimane di sussidio ora potranno richiedere le ulteriori 4 solo a decorrere dal 01/09/2020 o vedersi costrette a chiedere la cig ordinaria con oneri maggiori. In tutto questo ginepraio, ci sono i lavoratori che, quelli più fortunati, hanno ricevuto la cassa integrazione in forte ritardo; e quelli che la stanno ancora aspettando e non per colpa delle imprese che, in più realtà, si sono fatte carico di anticipare l'indennità ai loro dipendenti.

Come più volte auspicato e posto all'attenzione di questo Governo anche dal Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro, sarebbe stato opportuno unificare la cassa integrazione all'interno di un'unica fattispecie Covid-19 con procedura semplificata eliminando una dannosa burocrazia, i ritardi, le disparità sociali.